Q-bital Healthcare Solutions in collaborazione con Cancro intestinale in Australia sono lieti di pubblicare un nuovo libro bianco "L'imminente crisi del cancro intestinale".
L’Australia ha uno dei tassi di cancro intestinale più alti al mondo: 1 australiano su 13 sviluppa la malattia nel corso della sua vita. Il cancro dell'intestino è il terzo tumore più comunemente diagnosticato in Australia e la seconda causa di morte. Se rilevato precocemente, il tasso di sopravvivenza a cinque anni per il cancro intestinale può raggiungere il 99%. Tuttavia, anche prima della pandemia, in Australia solo il 46% dei casi di cancro intestinale veniva diagnosticato in fase iniziale.
Il COVID-19 ha interrotto in modo significativo i servizi e i percorsi terapeutici contro il cancro in Australia. Le misure adottate dai governi per mitigare la diffusione del virus hanno ridotto il traffico di pazienti. Molti pazienti evitano le visite mediche per accedere tempestivamente ai servizi diagnostici di cui hanno bisogno. Come conseguenza dell’arretrato di screening e diagnosi mancati e della ridotta capacità di fornire esami di follow-up, gli esperti sanitari in Australia stanno anticipando un imminente diluvio di casi di cancro più avanzati man mano che i normali servizi oncologici riprenderanno gradualmente. Un recente studio di Cancer Australia ha dimostrato che solo tra marzo e aprile 2020, il numero di colonscopie utilizzate per diagnosticare i tumori intestinali è diminuito del 55%. Anche i ricoveri ai centri oncologici sono crollati, con una riduzione del 40% segnalata in agosto rispetto agli anni precedenti. È facile capire perché gli esperti sanitari siano così preoccupati. Ora è più probabile che i pazienti continuino a presentare una malattia più avanzata, che richiede trattamenti più complessi e con risultati peggiori.
Julien Wiggins, amministratore delegato Cancro intestinale in Australia ha commentato: "La diagnosi precoce è un fattore predittivo chiave di sopravvivenza al cancro intestinale e di risultati positivi ai test, e i sintomi devono essere indagati tramite colonscopia tempestiva. Gli studi hanno da tempo stabilito che i ritardi nelle colonscopie di screening, diagnosi e sorveglianza aumentano il rischio di progressione del cancro intestinale e mortalità.
Ora è più probabile che i pazienti presentino una malattia più avanzata, richiedano trattamenti più complessi e ottengano risultati peggiori. È urgentemente necessaria una pianificazione per il recupero della colonscopia post-COVID-19 e una capacità continua per garantire che il cancro intestinale non diventi la “C” dimenticata nella lunga ombra di COVID-19”.
Questo nuovo rapporto del Libro bianco pubblicato oggi evidenzia l’urgente necessità che i governi australiani investano in ulteriori capacità di colonscopia. Garantendo un accesso tempestivo alla colonscopia, possiamo evitare una potenziale crisi di cancro intestinale.
È possibile visualizzare e scaricare il white paper completo facendo clic sul pulsante in basso.
Q-bital Healthcare Solutions
Unità 1144 Regent Court, The Square, Gloucester Business Park, Gloucester, GL3 4AD